ZANZIBAR

BUONO A SAPERSI:

Zanzibar è un'isola fortemente soggetta al fenomeno delle maree, qui  le acque turchesi si ritirano e ritornano con cicli di circa dodici ore, l'alta marea si alterna alla bassa marea dunque ogni sei ore e la profondità del mare raggiunge escursioni da 0 a oltre 4 metri a seconda delle fasi lunari.

La moneta corrente è lo scellino tanzaniano, ma anche dollari ed euro sono facilmente utilizzabili, non dimenticate però di controllare le date di stampa dei vostri dollari, non vengono infatti accettati (neppure dalle banche) banconote più vecchie del 2006.
Invitiamo comunque i nostri ospiti a procurarsi moneta locale, con cui avrete più potere di contrattazione e sarete facilitati nell'acquisto di generi alimentari.

Zanzibar è un paese mussulmano... sebbene lungo le spiagge i bagnanti in costume siano ben tollerati è buon senso evitare vestitini troppo succinti e petto nudo per le vie dei villaggi e la città. Topless e nudismo sono invece severamente vietati.

La malaria non è più tanto diffusa in questa zona dell'Africa... consigliamo comunque di proteggervi con lozioni anti zanzare ed informarvi dal vostro medico riguardo ad eventuali profilassi mediche. Alle zanzariere delle finestre e dei letti a baldacchino ci abbiamo pensato noi.

 Se volete portare dei regali per gli affettuosi bambini di Zanzibar, vi consigliamo di fare scelte gradite ma responsabili, come penne, matite, quaderni o vestiti estivi che non usate più.
Evitate invece caramelle e dolcetti.

Se siete interessati al noleggio di auto o moto, oltre che una mappa dell'isola avrete bisogno di una patente internazionale, ma è anche possibile ottenere dei permessi di guida temporanei direttamente a Zanzibar con l'aiuto del noleggiatore. Ricordate che a Zanzibar si guida a sinistra.

Il visto turistico viene rilasciato all'arrivo a Zanzibar e costa 50 dollari, (da pagare rigorosamente in dollari americani), ma anche uscire dal paese ha una sua tassa il cui prezzo varia fino ad un massimo di 50 dollari a discrezione della compagnia aerea da voi scelta.
Le maggiori compagnie di linea hanno integrato questa tassa aeroportuale nel costo del biglietto, ma le compagnie charter no.


 



PILLOLE DI CULTURA

L'Isola di Zanzibar, più precisamente chiamata Unguja, fa parte dell'omonimo arcipelago, situato nell'Oceano Indiano, di fronte alla costa della Tanzania, pochi gradi a sud dell'equatore.
Data la posizione quasi equatoriale, il clima dell'arcipelago è nettamente tropicale, con temperature elevate tutto l'anno e due stagioni delle piogge, rispettivamente fra aprile e giugno la maggiore e fra ottobre e dicembre la minore... I mesi più freschi sono Luglio e Agosto, i più caldi Dicembre e Gennaio.
Zanzibar, nonostante sia parte della Tanzania, è dotata di un proprio sistema politico amministrativo, con un governo proprio. Per spostarsi tra Zanzibar e Tanzania è necessario mostrare passaporto e visto d'ingresso.
Zanzibar è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, nata dall'incontro delle popolazioni bantu dell'Africa centro-orientale con le civiltà del Medio Oriente e dell'Asia, in particolare di Oman, Persia e India. La popolazione parla prevalentemente swahili, ma anche l'inglese è molto diffuso, seguito dall'italiano, specialmente lungo la costa nord orientale.
Gran parte del patrimonio architettonico, artistico e culturale di Zanzibar è concentrato in Stone Town, l'unica città dell'isola. Qui gli antichi e sontuosi palazzi dei sultani convivono in suggestiva armonia con edifici portoghesi, fortificazioni del periodo omanita e scorci dal gusto coloniale inglese. Centinaia di moschee annunciano le ore della preghiera e il tempo sembra fermarsi, in questo paese a prevalenza mussulmana.
Tra i siti di interesse più toccanti le tappe che hanno sognato la storia del mercato degli schiavi, dagli albori sotto il forte sultanato omanita, all'abolizione della schiavitù imposta dagli inglesi.
Sotto la ricchezza del periodo dei sultani Zanzibar primeggiava nell'esportazione delle spezie, mercato ancora florido oggi che ha valso al territorio il soprannome di Isola delle Spezie.
Stone Town è anche la capitale del Taarab, il genere musicale più tradizionale della cultura swahili, che unisce testi in lingua swahili e melodie, ritmi e strumenti di ispirazione araba e indiana.
La cucina zanzibarina è rinomata per le sue insolite combinazioni di sapori, che riflettono il passato movimentato dell'arcipelago, affiancando e combinando ricette arabe, indiane ed europee, spesso modificate per adattarsi ai prodotti alimentari tipici del luogo, legati alla tradizione costiera (pesce e frutti di mare) e alla produzione agricola (spezie, verdure e frutta tropicale).
Stone Town è stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 2001.


 


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Kamili View è situato in Kiwengwa, il più grande villaggio nella costa nord-orientale di Zanzibar, in un quartiere chiamato Mafarasi continua...

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